COS’È LA VITILIGINE
La vitiligine è una malattia che si manifesta attraverso macchie di colore bianco che sono conseguenza della perdita di melanociti cutanei.
Non provocano bruciore, prurito o altri sintomi, ma una perdita di pigmentazione delle aree del corpo colpite rispetto al resto della cute sana. Sebbene sia spesso considerata più una problematica estetica, la vitiligine è una patologia vera e propria, autoimmune e cronica, che risulta molto impattante dal punto di vista sociale, psicologico ed emotivo. Si tratta infatti di una patologia che interferisce molto con la qualità di vita dei pazienti, influenzata dall’estensione della malattia, dalla localizzazione delle macchie e dall’età.
La presenza di macchie cutanee bianche crea disagio e imbarazzo soprattutto nei più giovani e può produrre problemi di autostima, aumentando il rischio di sviluppare ansia e depressione. Oltre all’impatto psicosociale, la vitiligine può associarsi anche ad altre malattie autoimmuni, come l’ipertiroidismo. Inoltre le aree depigmentate sono particolarmente suscettibili al rischio di ustioni solari.
La vitiligine, causata dall’interazione di fattori genetici, ambientali e immunitari, può avere una predisposizione familiare e presentarsi a seguito di un trauma cutaneo, in coincidenza di un forte stress o a seguito di trattamenti farmacologici. Le cause non sono ad oggi del tutto chiarite, ma sappiamo per certo che la forma più comune di vitiligine è su base autoimmunitaria.
Questa malattia colpisce tra lo 0.5% e il 2% della popolazione mondiale, indistintamente uomini e donne. Più frequentemente la malattia insorge prima dei 30 anni di vita, potendo apparire anche in età pediatrica.
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